Parliamo del corridoio di Vasari, detto anche Vasariano: un miracolo architettonico che ci racconta la storia del Rinascimento fiorentino, prova tangibile di come il potere politico pensava la città, l’arte e la propria posizione nel mondo.
Questo capolavoro è stato chiuso al pubblico sin dalla sua costruzione. Nel corso dei secoli è stato per lo più accessibile con permessi speciali, solitamente concessi a capi di Stato e altre personalità politiche di spicco. Oppure a persone molto, molto ricche. Nel 2016 è stato chiuso del tutto per motivi di sicurezza.
Ma nel 2021 riaprirà e riaprirà a tutti.
Ma cos’è questo Vasariano e perché fu costruito?
Scopriamolo assieme!
Il più lungo “passaggio segreto” mai costruito
Un modo semplice per chiamarlo potrebbe essere il più lungo passaggio segreto mai costruito, perché questo fu, in origine.
Il Vasariano prende il nome dal suo architetto, Giorgio Vasari, una delle personalità più poliedriche del Rinascimento. Era pittore, scultore, architetto ma ci è noto soprattutto per la sua attività di critico e storico dell’arte ante-litteram: il suo “Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori” è considerato il primo saggio di storia dell’arte mai scritto, nonché fonte primaria di informazioni sull’arte rinascimentale e medievale.
Gli americani lo definirebbero un personaggio “larger-than-life”, più grande della vita stessa. Poiché il grande si confronta col grande, la commissione del corridoio gli fu affidata da un altro personaggio più grande della vita: Cosimo de Medici.
Signore di Firenze, il primo dei Medici a reclamare per sé il titolo di Gran Duca della Toscana (e non semplice duca), Cosimo de Medici, con la sua attività da mecenate, fu una delle figure più influenti dietro il Rinascimento italiano, oltre che uno degli uomini più potenti della sua epoca.
Commissionò il corridoio nel 1565, ufficialmente per celebrare le nozze tra suo figlio, Francesco I e Giovanna d’Asburgo e Vasari lo realizzò in soli cinque mesi, rendendolo agibile per il dicembre di quello stesso anno.
Ma non era solo un regalo di nozze.
Il Vasariano metteva in diretta, e riparata, comunicazione Palazzo Pitto, la residenza personale dei Medici, con il Palazzo Vecchio, allora “Palazzo della Signoria”, cioè la sede del governo fiorentino.
In questo modo, Cosimo poteva muoversi agilmente tra vita pubblica e vita privata, casa e bottega diremmo oggi. Ma Cosimo non ricercava tanto l’agilità quanto la segretezza: il corridoio era (ed è) completamente schermato da occhi e mani indiscrete. Potete immaginare che uno degli uomini più potenti d’Italia avesse non pochi nemici e che il popolo non fosse sempre dalla sua parte. In questo modo il Signore attraversava il centro di Firenze senza passarci davvero.
Arte e vedute panoramiche nel Vasariano
Ovviamente il passaggio segreto del Signore non era “solo” un passaggio segreto. Come tutti gli interni abitati (o solo attraversati) da un sovrano, era anche un museo e innumerevoli capolavori erano appesi alle sue pareti. Nondimeno, tagliando il cuore di Firenze e superando l’Arno a dieci metri di altezza, offriva vedute panoramiche meravigliose dalle sue molte finestre. A tal proposito, un aneddoto ci mostra bene il potere che aveva Cosimo all’epoca, oltre a essere la backstory della famose botteghe degli orafi di Ponte Vecchio, tradizione fiorentina e attrazione per tutti i turisti.
Ebbene quelle botteghe, nel Cinquecento, non vendevano gioielli ma carne: Ponte Vecchio era il ponte dei macellai. Cosimò, però, non riteneva adeguata la vista (e l’odore) di carne macellata al suo tragitto casa-lavoro e bastò una sua parola per trasformare le bistecche in oro, mandando i macellari a lavorare da qualche altra parte della città, lontano dai suoi occhi.
Storia recente del Vasariano
Altri uomini potenti hanno camminato lungo il corridoio Vasariano e spesso non erano i migliori disponibili.
Benito Mussolini usò il corridoio per accogliere Adolf Hitler, in visita in Italia, al fine di impressionarlo con una delle “gemme nascoste” del nostro patrimonio artistico.
Alcuni sostengono che, una decina di anni dopo, quando i nazisti fecero brillare ogni ponte di Firenze escluso Ponte Vecchio, fu un ordine diretto di Hitler a risparmiarlo perché aveva amato troppo i suoi interni (cioè il Vasariano).
Peggio per lui: i partigiani lo percorsero più volte per sorprendere alle spalle le truppe nazifasciste.
Dopo la guerra, come abbiamo detto, furono ben poche le persone ad avere il privileggio di percorrere interamente il corridoio, da un estremo all’altro. Ma ora le cose stanno per cambiare.
La nuova vita del Vasariano
Il direttore degli uffizi Eike Schmidt ha annunciato che sono stati stanziato 10 milioni di euro per ristrutturare e riaprire il corridoio al pubblico per la fine del 2021.
Questa ingente somma, che conta anche fondi europei, servirà a ristrutturare e rimettere in sicurezza il corridoio, lavori che sono stati trascurati nei decenni. Non solo verrà riverniciato da zero, ma un nuovo pavimento in terracotta sostituirà quello esistente. Saranno aperte numerose uscite di sicurezza lungo tutto il percorso e il Vasariano sarà reso accessibile alle persone con mobilità ridotta.
Dipinti o sculture?
Inoltre, verrà ripensato “l’arredamento” del corridoio, cioè i capolavori artistici che lo animano. Oltre 700 dipinti verranno spostati al primo piano degli uffizi. Le ragioni sono semplici: il nuovo Vasariano vuole essere in primo luogo uno splendido punto panoramico, per cui verranno riaperte tutte le finestre che erano rimaste chiuse nei decenni per non rovinare i quadri. L’esposizione diretta alla luce solare può danneggiare gravemente le opere che saranno pertanto rimosse.
Al loro posto però, verranno introdotte nel Vasariano oltre trenta sculture di epoca Greca o Romana, riproduzioni comprese (nel deposito del museo sin dal 1800). Una sezione del corridoio sarà dedicata agli affreschi del Vasari che un tempo decoravano le sue pareti esterno. Furono rimossi alla fine del Diciannovesimo secolo, restaurati ed esposti in una mostra temporanea negli anni Sessanta e poi riportati nel deposito degli Uffizi. Nel 2021 vedranno nuovamente la luce.
Come funzionerà il Vasariano?
A causa della sua natura delicata e al fine di preservare la sicurezza di tutti, il Vasariano non potrà accogliere troppe persone assieme: la massima capacità sarà di 125 visitatori per volta e si entra solo dal lato degli Uffizi. I visitatori potranno poi decidere se uscire nel Giardino di Boboli o continuare fino agli interni di Palazzo Pitti, vicino alla Galleria Palatina.
I biglietti per il Corridoio Vasariano costeranno 45 euro in alta stagione e 20 euro in bassa stagione.
Si prospettano circa Cinquecentomila visitatori annui e questo vuol dire che si rientrerà nei 10 milioni spesi già durante il primo anno. Un investimento certo per Firenze e per l’Italia tutta.
E ora?
Vi abbiamo parlato di questo magnifico corridoio e però l’autunno del 2021 è ancora lontano.
Ma c’è qualcosa che si può fare per approfondire la storia di Firenze e della famiglia Medici in particolare.
Noi di Globol offriamo un walking tour chiamato proprio il “Miglio dei Medici” che costeggia dall’esterno il Vasariano per toccare tutti i luoghi cardine del centro storico fiorentino.
Dategli una possibilità e ammirate la bellezze di Firenze, mentre fate un salto nella Storia con la esse maiuscola!