Una delle sfide più importanti della contemporaneità è la lotta al cambiamento climatico. Tra le maggiori cause dell’inquinamento del nostro pianeta sono lle emissioni di co2. Tra le varie contromisure, c’è la riduzione del traffico automobilistico pubblico e privato e non soprende che, in giro per il mondo, sempre più zone diventino “car-free”.
Già oggi, la maggior parte dei centri storici delle città sono aree pedonali, ma sono spesso delle piccole oasi se confrontate con l’ampiezza del resto dell’abitato.
Ci sono però delle eccezioni: città e paesi completamente car-free, dove la macchina te la puoi proprio scordare.
Ce ne sono diverse nel mondo, molte più di quanto pensiate.
Abbiamo riunito qui le cinque città più rappresentative in cui non puoi affatto girare con l’automobile. Eccole!
1. Venezia
Prima nomination scontata ma necessaria: non potevamo lasciare Venezia fuori da questa lista.
Una città unica nel suo genere e famosa in tutto il mondo proprio per la sua peculiarità. La città è in realtà un arcipelago di 118 isolette collegate attraverso oltre 400 ponti. Anche volendo, è assolutamente impossibile far circolare qualsiasi veicolo a motore per le sue strette stradine (chiamate calli) e gli altrettanto stretti ponticelli. A Venezia quindi si gira a piedi, ma non solo. Se l’acqua ti è di intralcio, sfrutta la cosa a tuo vantaggio!
Il trasporto pubblico e privato a Venezia si muove sui canali che sono vere e proprie scorciatoie per tagliare la città e accorciare il tragitto. Oltre ad essere, ovviamente, un’esperienza unica per chi non è abituato.
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2.Hydra
Situata nel golfo Saronico, Idra è una splendida isola la cui economia si fonda sul turismo. Però dovrete lasciare la vostra macchina nella Grecia continentale se desiderate visitarla.
Una volta lì, infatti, vi accorgerete che non circola nessun tipo di veicolo a motore.
La sola eccezione? I camion che raccolgono la spazzatura.
Tutti i servizi, dal trasporto pubblico alle forze di polizia, sono gestiti tramite cavalli, muli, asinelli e barche.
Per essere onesti, gli abitanti di Idra usano questi mezzi di trasporto solo per spostarsi da una parte all’altra dell’isola, ma i paesini sono abbastanza compatti da essere percorsi a piedi senza nessuno sforzo.
3.Helgoland
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D’accordo, ci sono queste città i cui automobili e moto non sono consentite, ma….le biciclette?
Sì, ci sono anche posti del genere: posti in cui OGNI tipo di veicolo è proibito, biciclette comprese.
Uno di questi si chiama Heligoland, un arcipelago tedesco del Mare del Nord. La filosofia di Heligoland prevede di vivere in armonia con la natura e hanno un’efficiente industria eolica che rifornisce di energia tutti i paesi.
Ma perché hanno vietato la circolazione anche alle biciclette? Il motivo è che, per regolare il traffico, dovrebbero installare tutta una segnaletica precisa che sarebbe, di per sé, un intervento potenzialmente invasivo sulla natura.
Ma, soprattutto, c’è una considerazione di buon senso alla base: non vi servono mezzi per vivere a Heligoland. Visitatela e ve ne accorgerete.
4.La Cumbrecita
Avrete sicuramente già sentito di paesini descriti come “gemma nascosta di”, “luogo inesplorato” e altre affermazioni simili che sono un classico nel gergo turistico. Spesso si tratta di abusi del termine, ma ci sentiamo di dire che per la Cumbrecita sono adeguati.
Si tratta di un piccolo paesino argentino in cui videro il primo visitatore esterno nel 1937!
Da lì in poi ci fu una certa immigrazione, soprattutto da parte di persone di origine centro europea, e La Cumbrecita assunse le sembianse tirolesi che ha oggi. Una specie di enclave mitteleuropa nel cuore dell’Argentina dove, però, le macchine sono solo un ricordo.
Non hanno mai costruito strade asfaltate e mai hanno voluto.
Oggi la Cumbrecita è sede del cosiddetto ecoturismo e i visitatori devono lasciare le loro macchine fuori dal paese. Dal 1996 è riconosciuta e protetta dalle autorità locali come “Paese Pedonale”.
5. Gulangyu
Un’altra isola, ma questa è particolare.
Nonostante Gulangyu sia un’isola abbastanza grande a largo delle coste di Xiamen, in Cina, è pressoché sconosciuta al resto del mondo, benché sia meta turistica interna di estremo rilievo: ogni anno attrae più di dieci milioni di turisti!
In effetti è sbagliato definirla sconosciuta al resto del mondo. Il pubblico generalista potrà non conoscerla, ma l’UNESCO l’ha riconosciuta patrimonio mondiale dell’umanità.
E su Gulangyu non si può andare né in automobile, né in moto e neppure in bici. Vi avevamo detto che Heligoland non era l’unico caso!
Gulangyu è stata pensata per essere una isola “traffic-free” nel senso più ampio, al fine di proporre un’alternativa alla vita frenetica che facciamo tutti.
Le biciclette sono forse fonte di stress?
Beh, se siete mai stati pedoni in aree densamente attraversate da ciclisti, come Amsterdam o… qualsiasi città della Cina, potete per lo meno concordare parzialmente con le autorità di Gulangyu!