8 location cinematografiche iconiche in tutto il mondo

Cinema e viaggi vanno a braccetto da sempre: abbiamo elencato 8 luoghi in tutto il mondo che abbiamo apprezzato in piccoli e grandi film di culto!

Attrazioni

IIl cinema è una delle arti più potenti: unendo la forza della narrazione a quella delle immagini in movimento, riesce a scolpire certe scene nel cuore degli spettatori. Alcune di queste scene diventano eterne, patrimonio dell’immaginario collettivo, visioni che ognuno di noi può rievocare senza fatica.
Ma raramente ci sono solo attori sullo schermo: i luoghi, le cosiddette “location”, danno il loro bel contributo al processo che rende una scena memorabile
Capita quindi che una certa location e una certa scena si saldino a tal punto che, nel corso del tempo, finiscano per accrescere la fama l’una dell’altra.
Abbiamo scritto una lista di otto luoghi che il cinema ha scolpito nel nostro immaginario.
Alcuni di questi erano già famosi prima del film che li ha rappresentati, altri lo sono diventati in seguito, altri ancora sono dei posti che abbiamo in testa grazie al grande schermo ma che difficilmente sappiamo dove si trovano.
Ecco le location che abbiamo scelto!

 

1. Fontana di Trevi, Roma (La Dolce Vita, 1960)

Anita Ekberg in Federico Fellini’s La Dolce Vita.

Certo, non avete bisogno di aver visto La Dolce Vita per visitare Fontana di Trevi: è uno di quei posti “d’obbligo” per ogni turista che si avventuri nella Capitale. Eppure, proprio per questo motivo, nel capolavoro di Fellini c’è un prezioso indizio per visitarla per bene. L’iconica scena di Anita Ekberg che cammina nella fontana e invita Marcello Mastroianni a seguirlo è resa possibile da una cosa sopra a tutte: è notte!
Fontana di Trevi di giorno è uno dei posti più affollati di Roma: letteralmente invivibile. Non vi stiamo consigliando di farvi un bagno nella fontana (ci sono multe salatissime, attenzione!), ma di recarvi a Fontana di Trevi dopo la mezzanotte e godervi la magia della piazza senza centinaia di turisti urlanti a schermare la vista.
 

2. Montmartre e Pigalle, Parigi, (Amélie, 2001)

Café des 2 Moulins

Il favoloso mondo che Amélie si trova ad abitare è la Parigi di tutti i giorni che il suo sguardo rivela come un intreccio di toccanti storie individuali che cercano un lieto fine. Entrando più nello specifico, sono due i quartieri confinanti che Amélie calca tutti i giorni: Montmartre e Pigalle.
In Rue Lepic, a Pigalle, c’è ancora il bar dove lavora la protagonista, il Café des 2 Moulins. Mentre in Montmartre il fruttivendolo Au Marché de la Butte è rimasto identico a come si presentava all’inizio del millennio, quando la voce narrante ci raccontava quelle piccole esperienze tattili e olfattive che allietavano le giornate di Amélie.

 

3. Labyrinth Park of Horta, Barcellona (Profumo: La storia di un assassino, 2006)

Labyrinth Park of Horta, Barcelona

Profumo racconta di un serial killer ossessionato dai profumi e dagli odori ed è tratto dall’omonimo romanzo tedesco scritto da Patrick Süskind. Si ambienta nella Francia del Diciottesimo secolo ma non sempre i film dicono la verità; spesso anche i luoghi vengono fatti “recitare” e interpretano un luogo di finzione.
Così accade in Profumo: la scena del giardino-labirinto, una delle più claustrofobiche del primo atto, vorrebbe rappresentare la vita di corte, sfarzosa e lieta, che si faceva nella Francia del periodo. Ma quel giardino non si trova lì: è in Spagna, per la precisione a Barcellona.
Si chiama Parco del Labirinto di Horta e non può mancare in ogni tour della capitale catalana.

 

4. Stazione ferroviaria di King's Cross, Londra (serie di film di Harry Potter, 2001-2011)

King’s Cross railway station

 

Harry Potter (sia nei libri, sia nei film) racconta di un mondo parallelo dove la magia è reale. Uno dei principali accessi a questo mondo si trova dietro un anonimo muro della stazione di King’s Cross a Londra. Nella fiction, il muro di mattoni che divide il binario 9 dal binario 10 è in realtà un passaggio segreto per il Binario 9¾.Nei romanzi e nei film, se ti lanci a tutta forza con il tuo carrello dei bagagli contro quel muro, scompari e riappari di fronte all’Hogwarts Express, il treno per la scuola di magia.
Sin dal 1999, cioè a soli due anni dall’uscita del primo libro di Harry Potter, il posto si è trasformato in un’attrazione turistica. Già allora, fu affissa sul muro una placca che recita “Platform ​9 3⁄4” e, poco sotto, una vera e propria installazione artistica che rappresenta un carrello dei bagagli parzialmente assorbito dal muro di mattoni.

5. Potsdamer Platz, Berlin, (Wings of Desire, 1987)

Wings of Desire

Il capolavoro di Wim Wenders che racconta degli angeli custodi invisibili che sorvegliano le vite dei berlinesi è uscito nel 1987, solo due prima della caduta del muro di Berlino. Uno dei momenti più malinconici è girato proprio a ridosso del muro, in una Potsdamer Platz ridotta a landa desolata, zona di decompressione tra le due Berlino. Un personaggio che si trova a passeggiare lì, ricorda i vecchi tempi con questo monologo: “Non riesco a trovare la Potsdamer Platz. No, credo sia qui… no, no, non può essere perché alla Potsdamer Platz c’era il caffè Café Josti. Ci venivo il pomeriggio a chiacchierare e a bere un caffè, guardavo la gente dopo aver fumato i miei sigari Löhse and Wolff, una tabaccheria prestigiosa proprio qui di fronte. Allora non può essere qui la Potsdamer Platz. Era una piazza animata…”
A quasi trent’anni dalla caduta del muro, Potsdamer Platz è tornata a essere una piazza animata. Riprogettata da un talento italiano: Renzo Piano.


 

6. Crossland Pub / The Kelbourne Saint, Glasgow (Trainspotting, 1997)

The Kelbourne Saint

Trainspotting è un film di culto, pieno di scene di culto. Un’intera generazione può recitarne lunghissime parti a memoria. 
Una delle più note e divertenti è l’introduzione del personaggio di Begbie. Lo vediamo sedere al tavolo di un pub con i suoi amici, il Crossland Pub. Si trova al piano superiore e, una volta terminato di raccontare un aneddoto, lancia il suo boccale di birra vuoto giù dal balconcino e colpisce in faccia una ragazza che si trovava al piano di sotto. Begbie scende le scale, si rivolge agli amici di lei con fare intimidatorio e fa scoppiare una rissa in tutto il locale.
Fino al 2015 il Crossland Pub è rimasto lì e con lui la cattiva fama che possiamo ben dedurre da Trainspotting. Ma poi il quartiere è stato gentrificato e il locale è stato comprato da una catena locale di ristoranti alla moda, la Kelbourne Saint. Oggi è un posto “da hipster” e può essere frequentato senza timore di ricevere bicchieri in faccia. Eppure qualcosa è rimasto: è infatti possibile ordinare un cocktail che porta il nome del nostro violento psicopatico preferito, il Franco Begbie.
 

7. Manhattan, New York (Manhattan, 1979)

Manhattan

Woody Allen ha dedicato una grossa parte della sua carriera a celebrare New York e la sua atmosfera caratteristica. Manhattan è uno dei quartieri che preferisce e ritorna in molti dei suoi film. Il film omonimo è tanto una delicata commedia sentimentale quando un inno al quartiere di Manhattan. Girando per i suoi isolati, potete ripercorrere molti dei luoghi del film. Il più noto è forse la panchina che vediamo nel poster. Quella panchina è ancora lì e, cosa abbastanza sorprendente considerato che stiamo parlando della grande mela, la vista che si gode da quel punto panoramico è quasi la stessa.

 

8. Park Hyatt Hotel, Tokyo (Lost in Translation, 2003)

Lost in translation

Il primo grande successo di Sofia Coppola è una fiaba impalpabile sulla difficoltà dei rapporti umani e sull’incomunicabilità tra le persone, concetto ben rappresentato da due americani a Tokyo, dove tutto è “lost in translation”, cioè parzialmente intraducibile. Proprio come questa espressione idiomatica inglese che ho provato a tradurre.
Buona parte della storia si ambienta in un hotel di lusso che i due protagonisti attraversano soli e alienati. Un posto che esiste davvero: è il Park Hyatt Hotel, un albergo cinque stelle in centro, con una delle viste panoramiche migliori della città.